Comunicato sulla 2 giorni di Allucinazione Metropolitana

Comunicato sulla 2 giorni di Allucinazione Metropolitana

Questa due giorni è stata organizzata per rilanciare nei movimenti underground (in particolare legati al PunkHardcore/Crust ed alla Tekno) l’autogestione, l’autoproduzione e la partecipazione alle lotte di liberazione in corso sui vari territori.

Assieme al volantino della 2 giorni abbiamo lanciato un appello, scritto da un compagno di Varese e adattato anche alle nostre latitudini, per rimarcare il fatto che i movimenti legati all’underground (in particolare al PunkHardcore/Crust e alla Tekno) non sono dei movimenti prettamente musicali ma rientrano in una logica controculturale e di opposizione al sistema che per poter sopravvivere ha bisogno di sostenere delle lotte radicali sui territori.

Attraverso il nuovo numero del nostro opuscolo, incontri e discussioni, filmati, banchetti con materiale informativo e/o autoprodotto quale libri contro-culturali e di movimento, vestiario-cosmetica-accessori-cibo-bevande autoprodotti, distro musicali e non, concerti con gruppi Crust e Punk/HC e liveset Tekno Underground abbiamo cercato di creare un’iniziativa di 2 giorni che proponesse qualcosa che vada molto al di là del semplice concerto da divertimento fine a sè stesso.

Abbiamo organizzato questa 2 giorni per ricordare che il concerto (e tutto quello che gli sta attorno) è uno strumento che serve a
rappresentare, rafforzare e sostenere i movimenti di contrapposazione al sistema e contrari alle logiche capitalistiche del denaro.
Attraverso l’informazione e l’autoproduzione si possono creare delle situazioni al di fuori della logica consumistica e del denaro che
portino a creare dei legami, degli scambi e della solidarietà reciproca tra quelli individui che hanno deciso di non più accettare passivamente
l’oppressione e la schiavitù imposte dal sistema ma di fare qualcosa per liberare le proprie vite.
Il concerto è anche uno strumento che serve all’autofinanziamento di progetti DIY, di lotte radicali sul territorio e aiuta a coprire le spese legali dei/delle prigionier* politic* incarcerati dallo Stato per aver messo in pratica le proprie idee di liberazione umana, animale e della terra.

Queste iniziative perdono quindi di significato se vengono interpretate esclusivamente come fattore aggregativo fine a sé stesso: certo è importante divertirsi e alleviare lo stress settimanale che viene imposto dalla società civile tutta, ma bisogna tenere presente che se ci si vuole riprendere in mano le prorie vite bisogna lottare affinchè questo possa essere possibile.
Non è forse più costruttivo mettere le basi con persone a voi affini per costruire un percorso di lotta e di vita da continuare soprattutto dopo la serata?

Questo lo diciamo con la speranza di risvegliare gli spiriti di rivolta che si trovano dentro ogni individuo cosciente che la società attuale
non può funzionare come vogliono farci credere; con la speranza di trasmettere la consapevolezza che se il concerto
resta fine a sé stesso, e cioè un momento di inconsapevolezza in cui le persone si sentono unite dal semplice fattore dello sbrago e del divertimento senza però riuscire a riflettere sullo stato repressivo ed attuale delle cose beh…Tutto perde di significato.

Non bisogna dimenticare le origini dei movimenti Underground (Punk, Hip Hop, Tekno, ecc), e non ci si riferisce di certo al punk dei sex pistols che nulla aveva a che vedere con il pensiero anarchico o all’Hip Hop commerciale da MTV.

Questa due giorni è stata organizzata per ricordarvi che se la vostra idea di ribellione resta incastrata esclusivamente nel lasso di tempo
che intercorre tra l’inizio e la fine di una serata (o di un weekend) e se la vostra idea di opposizione al sistema significa autodistruggersi fisicamente e mentalmente siete e rimarrete completamente servili alla macchina repressiva del sistema,incastrati e devastati dall’ingranaggio.
Ci vogliono così: docili e drogati, stanchi ed annoiati.

Il concerto e le feste sono uno strumento utile a qualcosa di molto più grande. Usalo per riappropriarti della tua vita e non per diventare un burattino di chi ti vuole manovrare a suo piacimento.
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“E’ come mi vogliono stanco ed annoiato qualche pastiglia in corpo e piaggiatore dello stato,
senza energia per agire e per pensare perché quello che mi aspetta è una vita da sudare
E’ come mi hanno lucido e incazzato una spina nel fianco del loro sporco stato.”
Tear Me Down – Come Mi vogliono

Un ringraziamento di cuore a tutte quelle persone, collettivi, gruppi, individui e chi più ne ha più ne metta che hanno partecipato, aiutato e
hanno fatto in modo che un’iniziativa come questa 2 giorni potesse svolgersi.

Allucinazione Metropolitana

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